Castello Aragonese d'Ischia

12 luglio - 30 ottobre 2025

Allegra Hicks. Divinazione

L’Associazione “Amici di Gabriele Mattera” è lieta di annunciare DIVINAZIONE, una importante installazione di Allegra Hicks, che interesserà alcuni spazi del Castello Aragonese d'Ischia, dal 12 luglio al 30 ottobre 2025.

 

 

opening | sabato 12 luglio 2025, dalle ore 19:30 alle 23:00

 

 

Da tempo conoscevo il lavoro di Allegra Hicks come designer. Per chi come me ama il mondo dell’architettura e del design, il suo nome ha sempre rappresentato eleganza, ricerca e raffinata capacità di creare oggetti: le sue ricche e originali texture indagano il mondo naturale creando suggestioni che, il più delle volte, travalicano la funzione.

 

Poi, un giorno, una passeggiata napoletana nei meandri della città greca me l’ha fatta inaspettatamente incontrare in una veste del tutto nuova.

 

Nascosta al pubblico, nella cripta della chiesa della Misericordiella al quartiere Sanità, un’enorme goccia di sangue in un pesante e teatrale velluto rosso, mi sovrastava dal palco scuro e polveroso di quei sotterranei carichi di storia, faticosamente recuperati un secchio di terra alla volta. In un dialogo diretto con le ossa interrate da secoli a pochi metri e con le pareti stuccate, rovinate dal tempo e dall’umidità, il suo intervento era una vibrante percossa inattesa, un colpo di scena carico di simbolismo, una ferita che dal ventre di Napoli — da un passato così stratificato e tragico — emergeva con tutta la sua drammaticità e potenza.

 

Quella ferita, quel caldo liquido vitale che diventava solido, che nella pulizia dell’oggetto si metteva in relazione con quelle viscere scrostate —testimonianza della continua trasformazione dalla vita in morte, del dolore in vita — si manifestava ai miei occhi con un linguaggio estremamente femminile e contemporaneo, nel quale riuscivo distintamente a riconoscere la classe della designer che conoscevo intrisa, questa volta, di una gravità carica di urgenza. 

 

In quel preciso istante ricordo di avere immaginato quel gesto nel bianco puro e leggero della nostra Chiesa dell’Immacolata al Castello. Qui, la ferita, il sangue, la vita e la morte — tutto quanto c’era di materiale, corporeo e umano — rimangono, ma nella purezza e nella vastità di uno spazio totalmente spoglio e pulito arriva anche la catarsi, la beatificazione. L’opera rivede la luce e riporta speranza oltre il dolore della nostra natura umana.

 

Una sorta di preghiera mistica che, anche attraverso gli ex voto cristallizzati come reperti fossili, ci riporta all’origine della vita, alle forme archetipiche e primordiali dell’esistenza, in una circolarità che accompagna da sempre la nostra presenza su questa terra. La goccia di sangue nella sua monumentalità si staglia nel bianco candido dell’Immacolata, ma — non va dimenticato — si poggia proprio sull’antica cripta ipogea del cimitero delle monache, dove le defunte venivano messe a scolare, "Memento mori”.

 

 

Ancora una volta grazie alla nostra associazione Amici di Gabriele Mattera, l’artista si trova di fronte alla sfida di interpretare questo luogo con il suo sguardo e la sua sensibilità. “Divinazione” è il titolo di questo intervento: il presentimento, il presagio che tutto si alternerà in un processo di trasformazione che, come in un respiro, ci inspira e ci espira dentro e fuori dalla vita, all’infinito.

 

A Napoli c’era la carne, il sangue, la corporeità, qui al Castello si aggiunge la luce, la spiritualità dell’eterno, del tempo che passa incessante, l’accettazione del nostro effimero passaggio.


 

Anna Cristina Mattera

Amici di Gabriele Mattera

 

Maggiori informazioni su www.amicidigabrielemattera.com.

(Foto: Marco Albanelli © Amici di Gabriele Mattera)