L’altra Medea
Diretto da Salvatore Ronga
Sospinta ai margini della società, per aver creduto alle illusioni di libertà e di emancipazione che, insieme all'amore di Giasone, l'avevano convinta a lasciare la propria terra, Medea vive in un campo, un limbo sospeso tra la città che la rifiuta e il mare che la separa dalla Colchide.
Giasone trascorre le sue giornate nelle bettole della città, dove si sfinisce un bicchiere dopo l’altro rimpiangendo le sue glorie passate. Quando gli si offre l’occasione di sposare Creusa, la figlia di Creonte, intravede nel matrimonio la possibilità del riscatto.
Intorno a un giaciglio precario, che è letto di febbre, d’amore e di morte, si muovono i giovani protagonisti di questa originale e inedita versione del mito di Medea. Ciascuno canta per sé, dà voce all’eccedenza di un desiderio che divora e che è misura del proprio isolamento.
Lo spettacolo “L’altra Medea” di Salvatore Ronga andrà in scena il 27, 28 e 29 agosto alle ore 19:30 al Castello Aragonese d’Ischia, a cura dell’Associazione Amici di Gabriele Mattera e dell’Associazione Metamorphosis.
In scena, tra le vestigia dell’antica Cattedrale che disegnano lo spazio dell’azione, Daniele Boccanfuso, Pietro Desimio, Irene Esindi, Angelo Iacono, Lucrezia Mandolini e Antonio Manzi.
L’ingresso è gratuito, ma è necessario l’accredito chiamando il numero 342 96 18 566 o scrivendo a fiorellatedeschi@castelloaragonese.it.
Lo spettacolo è consigliato a un pubblico adulto.
“Non eravamo ancora sbarcati dalla nave e già sapevamo, senza dircelo, che tutto era finito e continuavamo a esultare, l'uno nelle braccia dell'altro, mentendoci a vicenda: no, non è così, non è così che la giovinezza ci saluta e ci dice addio, saremo ancora felici, come lo siamo adesso”.
(Foto © Lucia De Luise)